Il «TE deum» di Fine Anno
Papa Francesco: a Roma forte contrasto
tra bellezza della città e povertà
Bergoglio: nell’Urbe «ci sono tante persone segnate da miserie materiali e morali, persone povere, infelici, sofferenti»
Francesco celebra il «Te Deum» a San Pietro
Roma «è una città di una bellezza unica» ma «ci sono tante persone
segnate da miserie materiali e morali», «povere, infelici, sofferenti,
che interpellano la coscienza di ogni cittadino». Lo ha detto papa
Francesco dedicando gran parte della sua ultima omelia dell’anno, nella
celebrazione dei primi Vespri nella basilica di San Pietro, alla città
di Roma.
«DISAGIO DI CHI FA PIU’ FATICA»
- E appunto: nell’Urbe «sentiamo più forte» il contrasto tra
l’«ambiente maestoso» e il «disagio sociale di chi fa più fatica».
«Com’è la qualità della vita in questa città? Dipende da tutti noi!».
«Com’è la qualità della nostra “cittadinanza”? Quest’anno abbiamo
contribuito, nel nostro “piccolo”, a renderla vivibile, ordinata,
accogliente?» si è chiesto Francesco. «In effetti il volto di una città è
come un mosaico le cui tessere sono tutti coloro che vi abitano. Certo,
chi è investito di autorità ha maggiore responsabilità, ma ciascuno - è
stata l’esortazione del Pontefice - è corresponsabile, nel bene e nel
male».
«ROMA, BELLEZZA UNICA»
- A Roma, ha aggiunto, «forse sentiamo più forte questo contrasto tra
l’ambiente maestoso e carico di bellezza artistica, e il disagio sociale
di chi fa più fatica». Poi l’esortazione del Pontefice:«La Roma
dell’anno nuovo avrà un volto ancora più bello se sarà ancora più ricca
di umanità, ospitale, accogliente; se tutti noi saremo attenti e
generosi verso chi è in difficoltà; se sapremo collaborare con spirito
costruttivo e solidale, per il bene di tutti». È l’invito rivolto di
Francesco nell’ultimo giorno dell’anno «per rendere un poco migliore la
nostra Città».
MARINO: «CONDIVIDO LE PAROLE DEL PAPA» - Al
termine del Te Deum, nella Basilica di San Pietro, il sindaco di Roma
Ignazio Marino commenta le parole del Papa:«Ancora una volta mi trovo a
condividere profondamente il pensiero del vescovo di Roma, Papa
Francesco». Dal prossimo 2 gennaio, ha poi annunciato, la Capitale
ospiterà 2.500 richiedenti asilo, anziché degli attuali 250, «grazie
all’impegno del Comune». E il primo cittadino, dal Circo Massimo (dove
si tiene il concerto di Capodanno) ha assicurato:«Il 2014 sarà un anno
di ripresa».
31 dicembre 2013