quarta-feira, 1 de janeiro de 2014

Corriere della Sera, Papa Francisco.


Il «TE deum» di Fine Anno

Papa Francesco: a Roma forte contrasto
tra bellezza della città e povertà

Bergoglio: nell’Urbe «ci sono tante persone segnate da miserie materiali e morali, persone povere, infelici, sofferenti»

Francesco celebra il «Te Deum» a San Pietro 
 
Francesco celebra il «Te Deum» a San Pietro
 
Roma «è una città di una bellezza unica» ma «ci sono tante persone segnate da miserie materiali e morali», «povere, infelici, sofferenti, che interpellano la coscienza di ogni cittadino». Lo ha detto papa Francesco dedicando gran parte della sua ultima omelia dell’anno, nella celebrazione dei primi Vespri nella basilica di San Pietro, alla città di Roma. 

«DISAGIO DI CHI FA PIU’ FATICA» - E appunto: nell’Urbe «sentiamo più forte» il contrasto tra l’«ambiente maestoso» e il «disagio sociale di chi fa più fatica». «Com’è la qualità della vita in questa città? Dipende da tutti noi!». «Com’è la qualità della nostra “cittadinanza”? Quest’anno abbiamo contribuito, nel nostro “piccolo”, a renderla vivibile, ordinata, accogliente?» si è chiesto Francesco. «In effetti il volto di una città è come un mosaico le cui tessere sono tutti coloro che vi abitano. Certo, chi è investito di autorità ha maggiore responsabilità, ma ciascuno - è stata l’esortazione del Pontefice - è corresponsabile, nel bene e nel male».

«ROMA, BELLEZZA UNICA» - A Roma, ha aggiunto, «forse sentiamo più forte questo contrasto tra l’ambiente maestoso e carico di bellezza artistica, e il disagio sociale di chi fa più fatica». Poi l’esortazione del Pontefice:«La Roma dell’anno nuovo avrà un volto ancora più bello se sarà ancora più ricca di umanità, ospitale, accogliente; se tutti noi saremo attenti e generosi verso chi è in difficoltà; se sapremo collaborare con spirito costruttivo e solidale, per il bene di tutti». È l’invito rivolto di Francesco nell’ultimo giorno dell’anno «per rendere un poco migliore la nostra Città».

MARINO: «CONDIVIDO LE PAROLE DEL PAPA» - Al termine del Te Deum, nella Basilica di San Pietro, il sindaco di Roma Ignazio Marino commenta le parole del Papa:«Ancora una volta mi trovo a condividere profondamente il pensiero del vescovo di Roma, Papa Francesco». Dal prossimo 2 gennaio, ha poi annunciato, la Capitale ospiterà 2.500 richiedenti asilo, anziché degli attuali 250, «grazie all’impegno del Comune». E il primo cittadino, dal Circo Massimo (dove si tiene il concerto di Capodanno) ha assicurato:«Il 2014 sarà un anno di ripresa».