Corriere della Sera
«Un buon cattolico si immischia in politica»
Il Papa a Santa Marta: «Un buon cristiano prega per i suoi governanti». Poi 2 ore a porte chiuse con il clero di Roma
Papa Francesco (Ansa)
ROMA - «Un buon cattolico si immischia in politica, offrendo il meglio di sé, perché il governante possa governare». Così Papa Francesco durante la messa a Santa Marta. «Ma qual è la cosa migliore che noi possiamo offrire ai governanti? La preghiera! È quello che Paolo dice: "Preghiera per tutti gli uomini e per il re e per tutti quelli che stanno al potere". "Ma, Padre, quella è una cattiva persona, deve andare all'inferno...". "Prega per lui, prega per lei, perchè possa governare bene, perchè ami il suo popolo, perchè serva il suo popolo, perchè sia umile!". Un cristiano che non prega per i governanti, non è un buon cristiano!».
«DARE IL MEGLIO PREGANDO» - «"Ma, Padre - ha aggiunto Francesco nell'omelia raccolta da Radio Vaticana -, come pregherò per questo? Questa è una persona che non va...". "Prega perchè si converta!". Ma pregare. E questo non lo dico io, lo dice San Paolo, la Parola di Dio». Dunque, conclude il Papa, «diamo il meglio di noi, idee, suggerimenti, il meglio, ma soprattutto il meglio è la preghiera. Preghiamo per i governanti, perchè ci governino bene, perchè portino la nostra patria, la nostra nazione avanti e anche il mondo, che ci sia la pace e il bene comune». I cittadini quindi non possono disinteressarsi della politica: «Nessuno di noi può dire: "Ma io non c'entro in questo, loro governano...". No, no, io sono responsabile del loro governo e devo fare il meglio perchè loro governino bene e devo fare il meglio partecipando nella politica come io posso". La politica, dice la Dottrina Sociale della Chiesa, è una delle forme più alte della carità, perchè è servire il bene comune. Io non posso lavarmi le mani, eh? Tutti dobbiamo dare qualcosa!».
L'INCONTRO CON IL CLERO ROMANO - In mattinata poi Bergoglio è andato nella basilica di San Giovanni in Laterano dove ha incontrato il clero di Roma. È durato circa due ore il colloquio di papa Francesco con i sacerdoti della diocesi di Roma, presente il cardinale vicario di Roma Agostino Vallini, che ha espresso un indirizzo di saluto al pontefice. Il Papa, dal suo canto, ha fatto una breve introduzione e poi ha ascoltato gli interventi di vescovi collaboratori, parroci, vicari, sacerdoti e diaconi, rispondendo alle loro domande.
16 settembre 2013 | 13:26