NOTÍCIAS COMO ESTA DEVEM SER LIDAS, SEMPRE QUE IDIOTAS ITALIANOS, EM RESPOSTA À IDIOTIA BRASILEIRA, FALAM BOÇALIDADES SOBRE "O" BRASIL. É BOM RECORDAR A PRUDENTE LIÇÃO: EM IDEOLOGIA E POLÍTICA, NÃO EXISTEM LOBO MAU OU CHAPEUZINHO VERMELHO. QUEM SE COMPRAZ EM ESCULHAMBAR A NOSSA GENTE, DEVERIA TER UM POUCO DE DESCONFIANÇA SOBRE OUTROS POVOS. O que diriam os italianos se um deputado brasileiro, tão idiota quanto o que disse ser o Brasil conhecido por suas dançarinas (ou seja, prostitutas) e não por seus juristas (recordo aos que tem orgasmos com tais ditos, figuras eminentes como Evandro Lins e Silva, Hermes Lima e o conservador, mas culto e íntegro Miguel Reale, entre muitos juristas que pagaram com suas vidas o saber que tentaram aplicar contra um Estado de exceção, o militar) que "a Itália é mais conhecida por seus ladrões de orgãos do que por seus políticos honestos" ? RR
PANORAMA
Maroni: in Italia traffico di organi di minori
“Abbiamo delle evidenze di traffici” di organi “di minori che sono presenti e sono stati rintracciati in Italia’”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, intervenendo all’assemblea annuale dell’Unicef a Roma.
Maroni ha parlato dei mezzi di contrasto del fenomeno: “uno dei mezzi più efficaci che useremo adesso sarà l’attuazione di un accordo internazionale, quello di Prum, che istituisce in Italia la banca dati nazionali del Dna, come anche negli altri paesi europei. Potremo contrastare meglio il fenomeno con questi strumenti”.
Parlando poi dei giovanissimi immigrati sbarcati a Lampedus, il ministro ha aggiunto: “Tutti i minori che sono sbarcati a Lampedusa sono già stati prelevati e portati nelle comunità”.
Il ministro ha spiegato che tra ministero dell’Interno e Comuni italiani c’è “una collaborazione molto efficace per assegnare questi minori a comunità familiari che li tengono, accudiscono, e li fanno crescere. Nessuno di loro - ha concluso - viene espulso e vengono tutti accolti con grande ospitalità dalle famiglie italiane”.
Le evidenze del traffico si spiegano secondo Maroni con l’analisi incrociata dei dati sui ragazzi extracomunitari scomparsi dopo esser arrivati a Lampedusa e le segnalazioni relative al traffico d’organi inviate dai paesi d’origine alla polizia italiana tramite Interpol. La traccia del traffico d’organi, ha aggiunto Maroni, è rintracciabile “negli esposti provenienti da diversi paesi del mondo che nel corso degli anni, e anche nel 2008, sono stati portati all’attenzione della polizia italiana, che ha iniziato un’attività di indagine”. Evidenze, inoltre, che “si incrociano con un dato che è assolutamente negativo e molto preoccupante e che riguarda i minori extracomunitari che spariscono ogni anno in Italia”. Il titolare del Viminale cita il dato relativo al 2008: “su 1.320 minori approdati a Lampedusa l’anno scorso, ovviamente portati da qualcuno, circa 400 sono spariti. Di loro non abbiamo più notizie. Incrociando questo dato con alcuni esposti sul traffico di organi, arrivati dai paesi d’origine di questi minori, possiamo ritenere che il fenomeno tocchi anche il nostro paese”.
Per questo Maroni ha ribadito che solo con la banca dati del Dna si può affrontare e risolvere il problema. “Oggi gli strumenti a disposizione non ci consentono di accertare se effettivamente la scomparsa di questi minori sia da mettere in relazione ad un traffico di organi” spiega il ministro “Saremo in grado di farlo appena il Parlamento approverà il trattato di Prum, già approvato al Senato: l’istituzione della banca dati del dna ci consentirà di prelevare il codice genetico ai minori in modo da poter incrociare i dati con certezza e proteggerli meglio”.
La rete trapiantologica italiana è “sicura ed estranea al fenomeno del traffico di organi, ma è stata allertata” alla luce di traffici connessi a paesi extraeuropei. Questa la risposta del direttore del Centro nazionale trapianti (Cnt), Alessandro Nanni Costa alle affermazioni del ministro Maroni. “Nessun organo con provenienza sconosciuta può entrare nella rete trapiantologica italiana”. “Tutti gli organi prelevati nelle rianimazioni italiane e utilizzati nei centri trapianto hanno un percorso dal donatore al ricevente chiaramente definito e immediatamente rintracciabile”. La rete è stata però allertata, ha aggiunto il direttore del Cnt, proprio alla luce del fenomeno del traffico di organi a a livello internazionale: “Abbiamo avvisato i centri trapianto di mettersi in contatto immediatamente con le autorità competeneti e il Cnt qualora si presentassero pazienti richiedenti cure con organi già trapiantati in stati fuori dall’Europa e di provenienza incerta”.