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Spagna, il giudice Garzon sospeso per 11 anni
«Abuso d'ufficio» per il magistrato che accusò Pinochet
Indagò Berlusconi per Telecinco: nel 2008 l'assoluzione

MILANO - Il giudice spagnolo Baltasar Garzon, famoso tra l'altro
per avere tentato di incastrare l'ex dittatore cileno Augusto Pinochet, e
per aver chiesto un processo a carico di Osama bin Laden dopo le stragi
dell'11 marzo 2004 ad Atocha, è stato condannato a 11 anni di
inabilitazione dalla magistratura, per il suo coinvolgimento in un caso
di intercettazioni illegali.
GARZON E BERLUSCONI - Le indagini di Garzon hanno anche
riguardato l'Italia e la figura dell'ex premier Silvio Berlusconi in
relazione al caso dell'emittente spagnola Telecinco. Il giudice accusò
Berlusconi di violazione della legge contro le concentrazioni televisive
attraverso ingenti finanziamenti off-shore. Nel 2001 chiese al
Consiglio d'Europa di rimuovere l'immunità di cui godeva Berlusconi in
quanto membro dell'assemblea del Consiglio, ma la richiesta fu respinta.
Ci riprovò, allora, nel 2006, quando Berlusconi perse l'immunità. Da quel processo il politico italiano uscì assolto nel 2008.
ABUSO DI POTERE - Garzon è stato ritenuto colpevole di aver
ordinato delle intercettazioni illegali. Di conseguenza la condanna
all'interdizione dai pubblici uffici è scattata per abuso d'ufficio e
violazione dei diritti costituzionali. Il magistrato ordinò
intercettazioni di conversazioni tra due detenuti in carcere e i loro
avvocati, il cosiddetto «caso Guertel». L'operazione scattò nel 2007, ma
divenne di pubblico dominio nel 2009, e aveva come obiettivo lo
smantellamento di una presunta rete di corruzione politica legata al
Partito popolare spagnolo. Garzon, nel febbraio di quell'anno, fece
intercettare le conversazioni tra uno degli arrestati, Francisco Correa,
e i suoi legali.
L'ALTRO PROCESSO - A carico di Garzon pende anche un
altro processo, nel quale è accusato di aver abusato dei suoi poteri e
di negligenza professionale durante le indagini sulla morte o scomparsa
di 100mila civili per mano dei sostenitori di Francisco Franco durante e
dopo la guerra civile del 1936-39. I fatti legati alla dittatura sono
però stati oggetto di un'amnistia del 1978 voluta dal parlamento di
Madrid. Questo secondo processo si è concluso mercoledì e la sentenza è
attesa nei prossimi giorni.
PRESUNTA CORRUZIONE - In un terzo procedimento, non legato
direttamente alle sue attività nel ruolo di magistrato, Garzon è
accusato di presunta corruzione per avere tenuto negli Stati Uniti un
ciclo di conferenze finanziato fra gli altri dal Banco Santander, e
avere poi prosciolto il presidente della banca Emilio Botin in un'altra
causa al suo rientro in Spagna.
9 febbraio 2012 | 16:15